Prestiti cambializzati per tutti

I prestiti cambializzati autonomi sono per tutti i lavoratori autonomi, cioè i titolari di Partita Iva. Possono chiedere prestiti con cambiali, assumendosi il rischio d’impresa. Questi prestiti vengono chiesti per finanziare l’attività. Il pagamento avviene con le cambiali.

La cambiale in pratica è usata come garanzia. Qualora il lavoratore autonomo non riesce a saldare la rata, mette la cambiale come garanzia per l’estinzione del prestito, alcune volta da sola altre volte insieme ad altri redditi.

I prestiti con cambiali per il libero professionista non sono finalizzati, vale a dire che il richiedente non è tenuto a specificare il motivo. Anche chi è stato segnalato dalla banca come cattivo pagatore può farne la richiesta.

La maggior parte delle banche italiane oggi non accettano più questo tipo di prestito, ma esistono alcune agenzie finanziarie che lo permettono. La somma erogabile cambia in base a vari fattori, prima di tutto il grado di affidabilità della persona. Il tasso d’interesse è comunque più oneroso.

Possono richiederlo anche i lavoratori autonomi protestati, pur presentando però qualche garanzia accessoria. Serve quindi una dichiarazione dei redditi e altre garanzie come l’essere titolari di una proprietà immobiliari.

Può portare anche un garante. Il soggetto terzo deve impegnarsi e dimostrare il proprio reddito in modo che, se il primo non onora il debito, è lui a dover pagare. Il soggetto garante però non deve anche lui essere iscritto alle centrali rischi.

Il prestiti cambializzati autonomi si possono richiedere anche su internet. Sono molto più veloci e per questo le persone sono sempre più atte a inviare tutto online. Insieme alla richiesta del prestito è possibile inviare la documentazione che riguarda la personale situazione del reddito. La società poi, può richiedere ulteriori forme di garanzia.

La società poi richiama il cliente per discutere di alcuni punti o per comunicare l’esito della domanda. Se è positivo, in 24 ore la liquidazione avviene in seguito alla firma del contratto.

La cifra minima è di 1.500 euro. Quella massima di 30.000 euro. In casi molto particolari arriva fino a 50.000 euro. Di norma la cifra deve essere resa in 60 mesi o, solo in casi particolari, può arrivare a 120 mesi.