A Roma Avvocato Iacopo Maria Pitorri per la Successione Mortis Causa

La successione mortis causa è quel particolare istituto giuridico attraverso il quale determinati soggetti diventano titolari di un patrimonio o diritti patrimoniali a seguito della morte del precedente titolare legittimo. Detta anche successione a causa di morte, essa si riferisce ai beni di una persona defunta anche se va a comprendere anche i cosiddetti diritti reali tra cui la proprietà di beni. La regolamentazione di questo istituto giuridico è offerta dal nostro codice civile  negli articoli 587 e 588 e rappresenta la branca del diritto successorio.

L’Avvocato Iacopo Maria  Pitorri di Roma, avvocato tra i più noti e specializzati nel diritto successorio,  gestisce con esperienza e professionalità pratiche di successione, accompagnando le persone interessate in un percorso inevitabilmente difficile derivando in ogni caso da una perdita. Forte di una innata sensibilità e propensione verso l’altro,  l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, che ricopre la carica legale dal 1999 ed è Cassazionista dal 2011, è iscritto nella lista dei difensori di ufficio e degli abilitati al Patrocinio a spese dello Stato dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Inoltre è iscritto nell’elenco dei custodi Giudiziari presso il Tribunale di Roma.

Vediamo nello specifico come si articola una successione mortis causa. Innanzitutto gli attori: chi subentra nella titolarità del patrimonio è detto erede, chi invece subentra nella titolarità di singoli diritti (reali o di credito), è denominato legatario. Entrambi, ci ricorda l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri  di Roma, possono essere anche persone giuridiche, al contrario del titolare precedente (de cuius) che deve essere necessariamente una persona fisica. Il patrimonio che finisce all’erede prende il nome di eredità, il patrimonio complessivo del de cuius è detto invece asse ereditario.

Le successioni sono diverse a seconda della tipologia del soggetto nuovo titolare: se il soggetto è un erede (in virtù di quanto spiegato prima), egli subentra nell’ordine di tutti i rapporti giuridici del primo titolare, quindi assorbe diritti ma anche obblighi. Si parla in questo caso di successione a titolo universale. Se invece il soggetto è un legatario, si configura una successione a titolo particolare.

Come si determinano eredi e legatari? Essi possono essere indicati direttamente dal de cuius con un apposito negozio giuridico che prende il nome di testamento, da cui successione testamentaria. In assenza di un testamento invece, vengono individuati gli eredi, per legge, nel coniuge del defunto e nei parenti più stretti, si parla in questo caso di successione legittima.

Come aprire la successione Mortis Causa

Per iniziare la procedura di successione è necessario attenersi ad alcune imprescindibili regole. Innanzitutto entro 24 ore dal decesso del titolare del patrimonio, gli eredi hanno l’obbligo di presentare presso l’Ufficio dello Stato Civile del comune la denuncia di morte, entro un anno dalla morte, invece, dovranno presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate attraverso l’apposita sezione del sito web. Questa regolamentazione è necessaria solo nel caso in cui l’eredità non venga devoluta al coniuge o ai parenti stretti in linea retta e nel caso in cui il valore patrimoniale non sia superiore ai 100.000€ e non comprenda beni immobili o diritti immobiliari reali. Inoltre, è bene sapere che l’accettazione dell’eredità non è obbligatoria, può infatti essere rifiutata (questo avviene soprattutto nel caso in cui i debiti siano superiori ai crediti) tramite dichiarazione formale da rilasciare al notaio o al cancelliere del Tribunale.