Tra i tanti compiti di cui si occupano le pompe funebri, c’è anche la fornitura della classe viene riposto il corpo della persona deceduta. Grazie questo servizio con tanti altri, famiglia possono verificarsi al delicato momento del lutto senza avere a che fare con tutte le incombenze organizzative. Quali sono più utilizzati da scegliere per le casse funebri.
Una scelta semplice
Le casse più semplici che ci siano solo quelle realizzate il pino. Si tratta di legno non molto pregiato dal colore chiaro che molti scelgono oggi perché è valida sotto diversi punti di vista. Oltre ad avere un costo ridotto, la cassa di questo tipo è resistente, duratura e bella da vedere. Le pompe funebri Milano consigliano questa cassa soprattutto se deve essere provvisoria. Quando la famiglia sceglie la cremazione invece della sepoltura, bisogna utilizzare una casa provvisoria per celebrare il rito funebre e spesso si sceglie in pino. Ovviamente, le onoranze funebri forniscono anche Londra dove verranno riposte le ceneri, anch’essa da conservare presso il cimitero comunale scelto dalla famiglia.
L’opzione più calorosa
Ci sono diverse essenze di legno utilizzate per realizzare le casse funebri ma quella che va per la maggiore è sicuramente il ciliegio. La ragione di questa scelta è dovuta al fatto che il legno di ciliegio ha una sfumatura rossiccia che rende il materiale più caldo e accogliente. È inoltre un materiale resistente che dura a lungo nel tempo. Si utilizza il legno perché un materiale pregiato dall’estetica molto curata e soprattutto di origine naturale.
La scelta più ricercata
Chi è alla ricerca di una soluzione particolarmente pregiata, può chiedere alle pompe funebri Milano una cassa in mogano. È un legname tra i più pregiati che ci sia con caratteristiche particolari. Infatti, si tratta di una soluzione dalla colorazione più scura. Ovviamente, si possono aggiungere dettagli per rendere la cassa maestosa come intagli e maniglia laccate. Sicuramente la scelta della cassa È un momento importante per lavorare il lutto e la mancanza.