Differenze e similitudini di un decesso in casa o in una struttura ospedaliera

In casa

Quando succede un decesso in una casa privata, i famigliari devono allertare il medico curante e anche l’agenzia di onoranze funebri Roma, la quale può essere contata al momento oppure possono esserci dei precedenti accordi, come accade quando una persona è affetta da una patologia letale. È sbagliato chiamare il 118 e la guardia medica, anche nei giorni festivi o fine settimana. È l’agenzia di onoranze funebri che fornisce al medico i documenti necessari per dichiarare l’avvenuto decesso. In questi casi, ci sono alcune pratiche burocratiche da sbrigare, come per esempio la dichiarazione di decesso da presentare all’ufficio anagrafe del proprio comune. nonostante la famiglia abbia subito un lutto, è obbligatorio fare certe operazioni e l’agenzia fornisce tutto il supporto e l’aiuto necessario. Per aiutare al massimo, è l’agenzia che si prende carico di tutte quelle operazioni che sono necessarie per l’organizzazione dei funerali come, per esempio, l’epigrafe, i decori floreali, la bara, la prenotazione dell’oculo in cimitero etc.

In ospedale

Quando una persona è ricoverata per lunghi o brevi periodi, significa che il decesso potrebbe avvenire in un ospedale, in una clinica, in una casa di cura o anche in una residenza per anziani. Anche per quanto riguarda il punto di vista burocratico, il personale medico sanitario sa esattene che cosa si deve fare. Presso l’obitorio viene allestita la camera mortuaria dove i famigliari possono recarsi per un ultimo saluto. Dopo aver svolto questa fase, l’agenzia di onoranze funebri Roma si occupa degli altri aspetti come la fornitura della cassa in legno o dell’urna cineraria nonché la prenotazione della chiesa in caso di rito religioso oppure l ricerca di una sala in caso di un rito laico. In base alle diverse esigenze, l’agenzia si preoccupa di prenotare anche lo spazio al cimitero se si dovesse volere una tomba nuova. In altri casi, è possibile che la bara venga messa in una cappella famigliare e perciò non serve nemmeno ordinare la lapide con la scritta del nome e cognome del defunto e le date di nascita e morte.