Mining criptovalute: cosa dice il futuro?

Il mining criptovalute è uno dei metodi che si possono sfruttare per ottenere delle criptomonete. L’attività di mining consente di creare dei nuovi blocchi di monete digitali, risolvendo complessi algoritmi matematici. Per la risoluzione di queste operazioni è necessario mettere in campo una elevata potenza di calcolo, anche perché per la creazione di ogni blocco successivo la difficoltà aumenta progressivamente.

Quando il nuovo blocco di criptomonete viene creato, le monete digitali portate alla luce sono suddivise tra gli utenti che hanno messo a disposizione la loro potenza di calcolo: ciascuno di essi riceverà la quota di altcoin corrispondente al suo impegno nel minarle.

Oggi il mining criptovalute è considerato ancora una possibilità di guadagno, anche se la situazione è notevolmente cambiata rispetto a qualche anno fa. Agli albori delle criptomonete era possibile guadagnare con il mining anche utilizzando il proprio personal computer, mentre oggi bisogna disporre di device appositi per avere un riscontro economico interessante. Questo ha portato alcuni utenti ad abbandonare l’attività di mining, mentre altri hanno scelto di proseguire su questa strada, adattandosi alle nuove condizioni richieste per creare nuovi blocchi di monete virtuali.

Il mining ha portato nel corso degli anni alla nascita di società basate proprio su questa attività, che sono riuscite a crescere molto e ad aiutare i loro clienti a guadagnare denaro online. L’aumentata complessità delle operazioni matematiche da risolvere ha portato però ad una richiesta maggiore di energia e ciò ha fatto riflettere sia sul costo dell’energia che sull’inquinamento ambientale, portando a chiedersi se valga ancora la pena fare mining criptovalute. Anche i governi si sono sentiti chiamati in causa ed hanno scelto di prendere in analisi la situazione, per stabilire delle particolari norme e restrizioni nel caso in cui si dovessero rendere necessarie.

Le società che operano con il mining di bitcoin e di altri criptomonete non sono potute restare a guardare ed alcune di esse hanno iniziato a correre ai riparti. Così ha fatto la DMG Blockchain che ha scelto di investire parte del suo capitale per la realizzazione di una centrale elettrica privata, in modo da non dover sottostare ad eventuali richieste del governo. La società con sede a Vancouver starebbe realizzato una centrale idroelettrica, per sfruttare il movimento di elevati volumi di acqua per la produzione di energia. In questo contesto va sottolineato che non tutte le aziende che operano con il mining criptovalute potrebbe adottare una soluzione di questo tipo, perché l’investimento richiesto è elevato (secondo alcune stime la DMG spenderà alcuni milioni per la realizzazione della centrale elettrica privata).

Una notizia recente, emblematica per capire cosa dice il futuro riguardo il mining delle monete digitali, è quella relativa al Marocco. Un’azienda statunitense di private equity a gennaio 2019 dovrebbe far partire i lavori per la costruzione di un impianto da 36 megawatt dedicato al mining di criptomonete, un investimento importante che dovrebbe segnare un’ulteriore svolta per il settore delle altcoin e che probabilmente porterà anche ad un aumento del loro valore economico. Questo dimostra che, per quanto se ne possa dire, l’attività di mining non è scomparsa e continua ad attirare dei capitali importanti.