Cos’è l’oniromanzia?

Quando parliamo dell’oniromanzia ci riferiamo a quella disciplina che analizza i sogni e ne trae un’interpretazione il più fedele possibile, che possa aiutarci a capire meglio noi stessi e le situazioni che stiamo vivendo. La sua origine è antichissima e può essere fatta risalire alla Mesopotamia, in cui si trattava di una pratica per prevedere il futuro, anche quello più lontano. Il termine oniromanzia, deriva dal greco ὄναρ, ovvero sogno, e μαντεία, cioè “arte divinatoria”. Questa disciplina non va però assolutamente confusa con l’onirologia, che è affine alla psicologia e studia i sogni come una proiezione del nostro inconscio. In Mesopotamia, culla dell’oniromanzia, esistevano due diverse tipologie però di interpretazione dei sogni. Ovvero poteva accadere che fosse il sacerdote a spiegare i sogni, oppure uno sciamano o profetessa. Questi inoltre erano soliti raccogliersi in luoghi specifici di “potere” in cui andavano a sognare, per avere risponde a grandi domande e capire cosa poteva succedere di lì a poco.

Il significato dei sogni: la varietà di letture

Come sottolinea oroscopissimi.it, il significato dei sogni può avere moltissime letture diverse, in base a come i vari elementi onirici vengono inseriti in un quadro ben specifico. Pensiamo ad esempio al mare, alle diverse letture che possiamo fare del mare nei sogni: mare in tempesta, quieto, limpido oppure torbido. Inoltre esistono i famosi sogni premonitori che rientrano perfettamente nell’ambito di azione dell’oniromanzia, ponendo una differenza abissale con l’onirologia. I sogni premonitori sono espressione del nostre sesto senso, che permette di dar forma simbolica a quello che avverrà in modo imminente ma non solo.

I sogni: consiglieri di guerra

Da fonti attendibili ci arrivano testimonianze di come grandi condottieri quali ad esempio Alessandro Magno, oppure Giulio Cesare, seguissero i propri sogni quando scendevano in battaglia. In particolare Alessandro Magno possedeva il suo oniromante personale e sulla base delle interpretazioni che venivano fatte dei sogni, costruiva le strategie militari più adatte. Mentre per quanto riguarda Giulio Cesare, solo dopo una premonizione notturna ben precisa decise che era il momento giusto di passare il Rubicone. Si racconta anche che avrebbe potuto evitare di essere assassinato, se avesse dato ascolto ad un sogno che lo metteva in guardia dai congiurati. Procedendo ancora, si pensi a Napoleone Bonaparte, il quale prima della battaglia di Waterloo (grandissima disfatta), sognò un gatto nero che attraversava il campo di battaglia. Anche Giovanna d’Arco si muoveva in funzione di quello che sognava, percepiva un attacco nemico, prevedeva il futuro e si diceva sapesse anche leggere nella mente degli altri. Avvicinandoci molto di più ai nostri giorni, non possiamo che citare anche Adolf Hitler. Egli credeva fermamente all’oniromanzia, da quando un sogno gli aveva completamente salvato la vita. Era la Prima Guerra Mondiale, quando mentre dormiva in trincea ebbe un incubo che lo ritraeva morto. Di scatto si alzò, e poco dopo arrivò un attacco nemico che distrusse completamente il posto in cui stava dormento.

Conclusione

L’oniromanzia, è una disciplina antichissima che vede i suoi albori in Mesopotamia, e si trascina così tanto nella Storia fino ad arrivare ai giorni d’oggi. Inizialmente i sogni erano oggetti su cui sacerdoti o profeti potevano lavorare, la figura dell’oniromante nasce più tardi e spesso accompagna condottieri di grande fama, come ad esempio Alessandro Magno. I sogni possono ispirare una strategia militare, salvarci la vita, predire il futuro imminente o quello più lontano. L’importante è affidarci a chi ha le capacità per operare delle letture limpide e  delle interpretazioni fedeli. Ovviamente il sogno deve essere sempre contestualizzato, quindi collegato alla situazione specifica che è vissuta da colui che sogna. Non bisogna confondere per alcun motivo questa disciplina antichissima e ricca di saperi, con l’onirologia, che ha un carattere prettamente psicologico.