Amianto o asbesto: un materiale pericolosissimo

Tutti dovrebbero sapere che l’amianto, noto anche come il nome di asbesto, una materiale edilizio pericolosissimo. In passato l’eternit veniva utilizzato soprattutto nel campo delle costruzioni per via delle sue molte proprietà, motivo per cui ancora oggi facile trovare parti contenenti amianto che richiedono un trattamento adeguato. Per lo smaltimento amianto Milano infatti È necessario rivolgersi a ditte specializzate le quali sono in possesso di tutte le attrezzature, macchinari e le protezioni adeguate alla rimozione senza rischi collegati.

Dove si trova l’amianto

L’asbesto può essere presente in moltissimi manufatti e prodotti come muri, solai, tetti, copertura, pavimenti, soffitti, tubature idrauliche e cisterne per l’acqua. Purtroppo, la pericolosità dell’amianto è stata resa ufficiale sulla lunghezza degli anni 90, motivo per cui purtroppo ci sono diversi edifici che sono interamente realizzati con le pericolose parti in amianto che sono quindi molto pericolose per tutte le persone che ci abitano ma non solo. Infatti, l’amianto non è pericoloso solo per le persone che ci sono a stretto contatto. Le sottili fibre si possono disperdere nell’aria E arrivare anche a chi si trova più lontano.

Perché si utilizzava l’amianto

All’inizio del novecento era È stato scoperto questo nuovo materiale che derivava dall’estrazione mineraria. Si trattava di sottili fibre che potevano essere mescolate con altri prodotti per ottenere ottimi benefici. È Il caso del cemento-amianto o dell’eternit che divennero molto popolari all’inizio del secolo scorso il campo edilizio. Prodotto mantovani sotto diversi punti di vista, motivo per cui nome venne abbandonato ma invece si scelse di farne un largo uso.

Era a Buon mercato perciò perfetto per tenere bassi i costi dei prodotti realizzati con questo materiale. Era anche molto Resistente e isolante. In breve tempo, IN utilizzato per tanti prodotti diversi come mattoni, laterizi e lastricati per le piazze pubbliche. Solo alla fine degli anni 80 si inizia a sospettare un collegamento tra l’insorgenza di malattie soprattutto a livello polmonare e la lavorazione dell’amianto. Viene dichiarato tossico è vietato ma purtroppo era troppo tardi data la sua veloce e larghissima diffusione.